Il Santuario di Monte Li Santi - Le Rote a Narce.
Scavi 1985-1996.
Parte I. La topografia, le fasi, il culto,
a cura di Maria Anna De Lucia Brolli,
2016, pp. 160.
«MEDITERRANEA» · SUPPLEMENTI
Diretta da Filippo Delpino
CIVILTÀ ARCAICA DEI SABINI NELLA VALLE DEL TEVERE, 6.
Nuova Serie Diretta da Paola Santoro.
Questo volume, parte di una ricerca più ampia e articolata dedicata al Santuario di Monte Li Santi - Le Rote di Narce, dà inizio alla pubblicazione del primo fondamentale studio sistematico di questo importante luogo di culto, dislocato immediatamente al di fuori dell'insediamento falisco, sotto le pendici di Monte Li Santi, sulla sponda del fiume Treja. L'area sacra individuata nel 1985 è stata oggetto a più riprese di campagne di scavo da parte della Soprintendenza. Il progetto, che, dopo aver fatto il punto sullo stato degli studi, si articola nello studio della topografia, delle fasi del complesso monumentale e degli aspetti del culto (in questa pubblicazione), nel catalogo dei ritrovamenti e nelle considerazioni conclusive (in due volumi futuri), presenta un settore dell'area sacra, ancora lungi dall'essere esplorata in maniera esaustiva. In modo analitico vengono studiate le strutture del santuario falisco nelle diverse fasi costruttive e di frequentazione, dall'età tardo-arcaica alla fine del II-inizi del I sec. a.C.; a seguire, gli strumenti del culto e gli ex-voto, che costituiscono un ampio dossier per definire l'organizzazione degli spazi sacri, il regime delle offerte e il fenomeno cultuale nel suo complesso. È così possibile ricostruire la parabola del luogo di culto, che segna sacralmente un'area 'a margine', tra centro urbano e campagna, prossima al fiume. Un santuario liminare, dunque, non solo in senso fisico, ma anche da un punto di vista simbolico, di passaggio di status: la nascita, la transizione all'età matura di fanciulle e fanciulli, le nozze, la morte. Si celebra in questo luogo il ciclo vitale della comunità falisca di Narce, parallelo al ciclo rigenerativo della natura, con l'alternarsi perpetuo delle stagioni. Dedicataria del culto, quanto meno nel corso del IV-III secolo a.C., è la coppia Demetra-Kore/Persefone, oltre alla presenza di paredri divini, quali Dioniso-Ade, che promette ai propri adepti l'immortalità e la rinascita a nuova vita, ed Eracle, che in Grecia sovrintende alla paideia dei giovani maschi.
Sommario:
- Premessa.
- Introduzione.
- Abbreviazioni bibliografiche.
- Maria Anna De Lucia Brolli, Storia degli scavi e stato degli studi.
Parte I:
- Leonardo Maria Giannini, La geologia dell'area;
- Maria Anna De Lucia Brolli, La topografia dell'area sacra;
- Maria Gilda Benedettini, Maria Anna De Lucia Brolli, Le fasi del complesso monumentale;
- Maria Anna De Lucia Brolli, Il culto e gli aspetti del rituale.
- Tavole.
- Sommario generale.